Perché non esistono più contraddizioni
Neil Postman
Non c’è contraddizione dicendo che un tale preferisce le arance alle mele, e anche che preferisce le mele alle arance, se la prima dichiarazione è fatta nel contesto di scegliere il disegno per la tappezzeria, e l’altra invece nel contesto di scegliere la frutta per il dessert. Le due affermazioni sono opposte, ma non contraddittorie. Se invece le due affermazioni fossero fatte in un contesto unico, ininterrotto e coerente, allora si contraddirebbero e non potrebbero essere entrambe vere. In breve, la contraddizione richiede che le affermazioni e i fatti siano percepiti come aspetti correlati di un contesto ininterrotto e coerente. Se il contesto non esiste o è spezzato, la contraddizione scompare. Questo punto non mi era mai apparso tanto evidente come nelle lezioni ai miei studenti. Correggendo i loro scritti, «Guarda qui» dico «in questo paragrafo hai detto una cosa; in quest’altro hai detto l’opposto. Qual è quella giusta?». Sono educati e desiderano compiacermi, ma sono sconcertati dalla mia domanda, come lo sono io dalla loro risposta. «Capisco» dicono «ma quella è là, e questa è qua». Il contrasto tra noi è che io considero là e qua, adesso e poi, un paragrafo e il successivo, come collegati, come parti di uno stesso coerente universo del pensiero. Questo è il modo del discorso tipografico, e la tipografia è l’universo «da cui io provengo», come dicono loro. Essi invece vengono da un universo differente: l’universo televisivo di «Ed ecco a voi…». Il presupposto fondamentale di quest’universo non è la coerenza ma la discontinuità. In un mondo di discontinuità, la contraddizione non funge da prova della verità o del merito, perché non esiste contraddizione.
Quello che sostengo è che siamo ormai talmente assuefatti all’universo di «Ed ecco a voi…» – un universo a frammenti, in cui i vari fatti se ne stanno da soli, strappati da ogni connessione col passato, o col futuro, o con altri fatti – che sono vanificate tutte le presunzioni di coerenza. E quindi anche ogni contraddizione. Nel contesto di nessun contesto, per così dire, la contraddizione semplicemente svanisce.
[Divertirsi da morire, 1985]