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Avversi
ALL’EPOCADormienti all’epoca,disegnatori di cornicinel quadro non vi è nulla.Nel profondo dell’origine,le radici del cuore.Esauriti,il brusio democraticoe il silenzio insurrezionale:leggerezza.Luce che aggroviglia ciò che è nascosto,ritagli di vocaboli si fanno piccolinei ciuffi della sterpaglia.Il sentiero,finalmente amabilmente aspro,conduce all’infanzia delle ombre.PALPEBRAChiudo gli occhi e apro libri,vedo giardiniche stanno sulle desolate landefiuto innamoramentiche fanno andare alla deriva,epoche danzanti di strani animali,mondi sospesi.L’emergere del meravigliosodal capriccio di una palpebra,dall’inaudito del pensiero,dalla bellezza seduta accanto,dall’odio infinitocome dall’amare senza riserve.INCONTROLLABILEBramoso di serbare una zona franca,campo libero all’inaccessibile,all’irreparabile e dei suoi solilascio scorrere nelle venela bizzarra fantasia dell’incerto.Non attardarti ad aspettarminel burrone dei risultati,ostile ad ogni calcoloboicotto ogni indole al lavoro.Che si abbatta una tempesta malefica,che frantumi la triste esistenza,sacrilegi incendiano ogni…