Tecnica e dittatura

«La dittatura di Hitler è stata la prima dittatura di uno Stato industriale nell’era della tecnologia moderna, una dittatura che ha usato alla perfezione tutti gli strumenti della tecnologia per dominare il proprio popolo. Grazie a strumenti tecnologici come la radio e i sistemi di comunicazione pubblica, ottanta milioni di persone hanno potuto essere assoggettate alla volontà di una sola persona. Il telefono, la telescrivente e la radio permettevano di inviare i comandi dai livelli più alti direttamente agli organi più bassi, dove, grazie alla loro elevata autorità, venivano eseguiti senza discutere.
Così, molti uffici e squadre ricevettero i loro ordini funesti in questo modo diretto. Gli strumenti tecnologici permettevano di tenere sotto controllo tutti i cittadini e di mantenere le operazioni criminali avvolte da un alto grado di segretezza. Agli occhi dei non addetti ai lavori, questo apparato statale può sembrare l’assurdo groviglio di cavi di una centrale telefonica; ma, come tale, poteva essere diretto da un’unica volontà. Le dittature del passato avevano bisogno di assistenti di qualità anche nei ranghi inferiori della dirigenza, uomini in grado di pensare e agire in modo indipendente.
Nella nostra era tecnologica, un sistema autoritario può fare a meno di questi uomini, i soli mezzi di comunicazione consentono di meccanizzare il lavoro dei quadri inferiori. La conseguenza è la creazione di un tipo di destinatario che riceve gli ordini senza discuterli».

(Albert Speer, ministro nazista dell’industria, dichiarazione al processo di Norimberga)